Il settore logistico e del trasporto merci è in Italia una realtà davvero importante, quello che bisogna chiedersi però è se il trasporto merci può davvero diventare più green ed ecosostenibile.
Noi di IT Risorse crediamo che sia davvero possibile lavorando su:
- Riduzione delle emissioni.
- Veicoli a zero emissionii.
- Carico e scarico più efficienti.
- Condivisione delle risorse e dei trasporti da parte delle aziende.
Questi e non solo dovrebbero essere alcuni dei temi posti al centro della discussione se si vuole non solo rinnovare il sistema dei trasporti italiani ma anche di favorire una transizione ecologica ben pianificata.
Vediamo allora quali sono i punti messi in discussione dal Pnrr e come l’Italia intende portare avanti questa transizione ecologica davvero indispensabile.
Digitalizzazione di porti e interporti
La tecnologia è un valido aiuto in ogni campo ed è per questo che non solo a Livorno, dove la digitalizzazione è già in atto, ma in tutti i porti e gli interporti del nostro paese bisogna adoperarsi per avere la possibilità di una gestione completamente digitale che miri a ottimizzare le risorse e a efficientare la movimentazione delle merci.
Solo in questo modo si potranno avere risultati tangibili e ben ponderati su come migliorare il trasporto merci nel suo complesso. Per questo la digitalizzazione in atto nella PA e in ogni settore deve essere implementata con forza anche nella digitalizzazione di ogni luogo di accesso e partenza merci a livello nazionale e internazionale.
L’addio ai motori endotermici
Secondo quanto stabilito a livello europeo entro la data del 2035 verranno messi fuori produzione tutti i motori endotermici. Secondo i dati internazionali questa sembra essere l’unica proposta ragionevole e fattibile:
- I veicoli commerciali pesanti emettono il 26% delle emissioni totali.
- I veicoli commerciali leggeri emettono il 12% delle emissioni totali.
Se a questo viene aggiunto il dato degli acquisti presso ecommerce che hanno subito una crescita esponenziale diventa evidente il bisogno di un trasporto che faccia a meno dei motori endotermici e si basi sull’elettrico e sulle zero emissioni.
Intermodalità tra mezzi di trasporto al servizio dell’ambiente
Per un trasporto merci che possa dirsi davvero sostenibile l’intermodalità tra i diversi mezzi di trasporto come camion, treni, aerei e navi deve essere rafforzata e agevolata al fine di mantenere sempre un servizio efficiente e che possa corrispondere, anche alle esigenze dell’ambiente con minori sprechi e consumi.
Con il potenziamento della rete di trasporto intermodale si potrà portare avanti una selezione accurata dei mezzi di trasporto più idonei per ogni singola spedizione. Il programma previsto dal Governo mira a costruire una forte relazione ferro-gomma così da potenziare i trasporti terresti su rotaia o strada.
Con collegamenti ottimizzati e digitalizzati si potrà rendere l’intero sistema più efficiente e in grado di intervenire tempestivamente. Il Pnrr ha come obiettivo quello di potenziare la collaborazione fra industrie e gestori di hub intermodali con il preciso scopo di triplicare i volumi delle merci spedite via treno.
Proprio sull’infrastruttura ferroviaria si punta in Italia per avere un trasporto più efficiente e green tanto che dei 25 miliardi di euro previsti dal nuovo piano di sviluppo quasi 24 sono stati distribuiti per potenziare il trasporto su rotaie. Questo anche per adeguare il piano italiano al Sustainable and Smart Mobility Strategy pensata dall’Europa per ridurre del 90% le emissioni di Co2 dovute ai trasporti entro il 2050.
Il trasporto merci ecosostenibile
Il trasporto merci può divenire davvero sostenibile se con un’accurata pianificazione l’Italia riuscirà a mantenere quelli che sono gli obiettivi principali a livello comunitario.
La condivisione degli hub di trasporto, l’intermodalità dei trasporti e l’efficientamento digitale sono i punti più importanti sui quali bisognerà puntare tenendo ben presente che senza veicoli commerciali leggeri o pesanti efficienti e con poche emissioni non si potranno mai raggiungere davvero gli obiettivi prefissati. Proprio per questo a livello internazionale si è deciso di dare lo stop ai motori endotermici e di potenziare in maniera capillare la rete ferroviaria.