Gestione e rigenerazione degli scarti industriali
IT Risorse sostiene il passaggio a unâeconomia di tipo circolare che, a differenza di quella odierna e di tipo lineare, prevede la produzione e il consumo attraverso strategie efficaci di riuso insieme alla rigenerazione di quelli che sono gli scarti industriali.
Questa condizione di riusabilità risulta essere indispensabile per il bene dei cittadini e del pianeta, e per raggiungere la carbon neutrality di cui abbiamo bisogno. Inoltre, ciÃē che ÃĻ importante tener presente ÃĻ che in questo modo quello che prima era un costo di smaltimento e trasporto nettamente passivo oggi puÃē produrre nuove risorse economiche, oltre che un minor impatto sul pianeta.
4 esempi virtuosi di rigenerazione degli scarti industriali
In Italia esistono start-up e aziende consolidate che si stanno muovendo in questo campo e che possono essere definite come case study molto interessanti per coloro che vogliono approfondire la logica di unâeconomia sostenibile. Proprio per questo abbiamo selezionato quattro esempi che a nostro avviso sono molto interessanti e virtuosi.
La carta che evita il consumo di legno
La Cartiera Favini ÃĻ da anni impegnata nella lotta al consumo di foreste vergini ed ÃĻ per questo che ha selezionato e creato metodi innovativi per generare carta dallâalga carta usando le alghe infestanti della laguna di Venezia.
Questo e non solo perchÃĐ sono nati prodotti che utilizzano gli scari delle lenticchie e del mais, in questo modo in unâottica di consumo, riciclo e nuova vita lâazienda ha collaborato con Pedon produttrice di cereali per creare un binomio vincente per entrambe le realtà . Oggi la nuova frontiera esplorata ÃĻ quella della carta Refit che utilizza scarti e sottoprodotti della lana e del cotone.
PerchÃĐ ti citiamo questa azienda? Facile a dirsi: il suo operato ci insegna che allâinterno di una logica sostenibile le aziende possono collaborare, sostenersi e non solo. Laddove unâazienda deve smaltire rifiuti unâaltra puÃē dar loro nuova vita.
Un nuovo uso degli scarti alimentari
Si chiama Hilife il progetto di collaborazione tra lâUniversità di Salerno e quella di Messina con le aziende alimentari del territorio per riposizionare gli scarti creati dalla lavorazione industriale dei prodotti agricoli. In particolare, vengono presi in considerazione gli scarti di tre filiere fondamentali della dieta mediterranea come olio, latte e agrumi, che vengono recuperati in maniera sapiente per divenire prodotti di tipo salutistico.
Che si tratti di creme e cosmetici, oppure di alimenti funzionali o nutraceutici, lo scarto diviene un ingrediente utile alla filiera e permette di rientrare in maniera efficiente dei costi: in pratica si vengono a creare nuovi prodotti senza utilizzare le materie prime, facendo cosÃŽ un favore anche alla Terra.
Gli scarti dellâindustria alimentari possono spesso contenere delle proprietà nutritive di alto valore che non sono destinate allâalimentazione ma che possono essere reimpiegate da aziende con idee innovative e allâavanguardia.
Le cannucce ecologiche
Lâazienda Garofalo, produttrice di pasta di alta qualità ÃĻ dal 2015 che sta sperimentando processi di produzione di cannucce ecologiche che possano far dismettere lâutilizzo della plastica. La Garofalo ha inventato delle cannucce di pasta: ecosostenibili e facili da smaltire che utilizzano per di piÃđ quella quota di pasta che andrebbe scartata durante la lavorazione. In questo modo hanno evitato lo spreco alimentare, lo smaltimento di rifiuti e generato un business profittevole mettendo davvero in moto un processo di economia circolare virtuoso e intelligente.
Gli agrumi possono creare fibre per tessuti
Lâazienda OrangeFiber con sede a Catania e in collaborazione con il Politecnico di Milano ha brevettato a livello internazionale un processo produttivo che permette agli scarti alimentari della coltivazione di agrumi.
Da questi prodotti si estrae la cellulosa e da essa si generano filati che possono cambiare il mondo dellâindustria della moda passando dal fast fashion alla creazione green e consapevole. Questo ÃĻ davvero un modo intelligente e interessante di pensare al riuso di prodotti che possono cambiare completamente forma e utilizzo.